domenica 16 settembre 2012

UNA FATINA IN PROVA A TERRA DI LAGGIU' Capitolo 1 : Il segreto delle fate

C'è bisogno di fiabe in questo mondo,
per sognare,
per sperare.

Questa è la mia favola
:
Una fatina in prova a Terra di Laggiù



Capitolo 1 :
Il segreto delle fate


In un luogo lontano,
situato
tra le isole del fuoco
e la terra del vento,
nascosto alla curiosità
degli uomini
da foreste di piume,

esiste una terra
popolata da creature magiche
e animali fatati.

Emma strusciò il suo nasino
contro un cedro azzurrato.
Una polvere luminescente
le si posò sul tutù
e lei, contenta,
battè i piedini
canticchiando la sua nenia preferita.

Curiosa come sempre
si mise alla ricerca della spezia misteriosa.
Odorò l'albero della menta.

Strano,
pensò,
odorava di cioccolata,
non era neanche questo
l'ingrediente misterioso
che doveva scoprire
se voleva diventare una fata aiutante ,
lei, fatina appena sbocciata.

Sistemò la sua gonna di petali di fiori :
ce la farò,
si disse convinta.

Non aveva alcuna fretta dopotutto.

Riprese il suo allegro girovagare.
Si tuffò in un mare di margherite lilla,
per riemergere poco più in là
tra lo svolazzare di rondini dal becco rosa.

Poi di fronte a lei
vide l'Oceano di panna
dove gruppi di salmoni dalle squame perlescenti si rincorrevano giocosi senza temere di venir pescati.

Fu portata a riva da un branco di delfini,
e poi, esausta,
si sdraiò su un tappeto di ninfee,
e si mise a contemplare l'orizzonte.
Il cielo si fondeva con il mare,
colorandosi di tutti i colori dell'arcobaleno.

Sentì un gorgoglìo,
forse erano i fiumi di latte,
pensò,
poi si accorse che era il suo pancino.

Ho sete, mormorò accarezzandola,
ad una tartaruga di mare che profumava di pane appena sformato.

Emma battè i piedini,
si pulì il tutù accennando una piroetta,
e si diresse verso casa.

Le fate di Terra di Laggiù
sono un popolo particolare,
Per loro la cucina è un'arte speciale,
tramandata da nonna a nipote,
attraverso riti millenari
che collegano i desideri dei singoli abitanti
all'equilibrio della natura.

Per questo le piante e gli alberi di qui
stupirebbero molti umani,
che poi vorrebbero impossessarsene.

La nonna si diresse verso l'albero della crema ganache,
ed una sinfonia cominciò a propagarsi fino alla valle.

Era una musica che trasmetteva gioia e appagamento,
e questo era nulla in confronto al sapore estatico provato da chi aveva assaggiato la crema magica.

Nella quale
c'era un ingrediente segreto,
di cui era depositaria solo una fata per ogni generazione.

Arrivata all'età di 7 anni
la fatina prescelta
cominciava la ricerca
della ricetta
per la magica alchimìa,
e solo a viaggio finito
la fanciulla riceveva in dono
il potere di mediare
tra le forze della natura.

Un Micio spelacchiato,
che aveva appena ingurgitato
una strana zuppa di pesce,
si fermò incantato
ascoltando le note
ed Emma,
incrociandolo con i suoi occhioni sgranati
lo chiamò per fargli delle carezzine.

Il gatto barcollando si diresse invece verso una grossa ruota posta sul prato fiorito, sulla quale erano disposte golose zuppiere traboccanti di verdure croccanti
cotte in modo biologico.

Nonna,
chiamò la bimba,
son qua....
e con un balzo fu subito in braccio alla nonnina.

Fata Teresa
le scostò i lunghi capelli ribelli e se la guardò con immensa tenerezza.

Emma la curiosa,
capace di mettere a soqquadro valli e montagne con la sua sete di sapere...

Emma la generosa,
che lo scorso inverno
aveva costruito un rifugio
per gli unicorni dall'ala dorata,
così che potessero riposarsi
dopo aver aiutato le fate
a ricostruire il cielo degli arcobaleni,
ogni giorno un pò più fragile
ad ogni silenzio, solitudine ed egoismo degli esseri umani.

Per un tempo,
che parve infinito,
parve volerla proteggere con tutto il suo amore,
come se il suo cuore di nonna
potesse crearle uno scudo
affrancandola per sempre
da qualsiasi delusione,
paura e dolore.

Tra poco avrebbe affidato
il futuro e le speranze
di Terra di Laggiù
alla nipotina.

Sempre che lei,
fosse stata in grado di svelare il mistero...

Ma doveva scoprirlo da sola,
come una stella che brilla di luce propria.

Emma bevve avidamente
il nettare premurosamente
offertole dalla Fata : succo di melacòmero.

Si sentì rigenerata,
poi guardò la nonna e disse trionfante
con una luce negli occhi :

Ho capito dove cercare....

e facendo risuonare tutta la valle con i suoi risolini
corse via
danzando nel vento ....


4 commenti:

  1. Lo voglio pure io l'albero di crema ganache!!!!!!!!!!

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  2. Non ti converrebbe .... ne usciresti fuori tutta appiccicosa....
    :-)

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  3. io invece voglio nuotare nell'oceano di pannaaaaa!!!

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  4. .....la rileggo...ed è sempre più bella

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