giovedì 27 settembre 2012

Come una brezza di quasi primavera




Miriam raccolse il suo zaino,
e vi inserì frettolosamente la tuta, un paio di scarpette da ginnastica ,
e la sua felpa preferita.

Come al solito sono in ritardo,
mormorò arrabbiata tra sè e sè.

Si mise al collo una sciarpa, e l'immancabile iPod,
e corse fuori dalla palestra per la strada.

Saltò uno scalino, salì per le scale,
e per poco mancò il signor Benincasa che portava a passeggio Beniamino.
Il cane abbaiò felice, vedendo l'amica di giochi,
e fece per saltarle addosso slinguazzando contento.

Ora non posso,
gli urlò la ragazza,
domani, lo prometto,
ti porterò al parco !

Faceva fresco quella sera,
ed i negozi si accendevano di luci soffuse e delicate,
in preparazione alla primavera che sarebbe venuta di lì a poco.

Rabbrividì,
e si strinse al collo la sciarpa,
cercando calore tra i peluche che portava nella tasca grande della felpa,
a mò di canguro.

Fu attratta da un profumo delicato, e insieme rasserenante
:
i biscotti che le comprava sempre sua nonna da bambina.
Entrò al panificio,
ne acquistò uno,
e lo assaporò lentamente,
quasi a rivivere ad ogni boccone un vecchio ricordo.

E' in ritardo,
pensò.
Come al solito !
si arrabbiò pensando al fratello,
sempre con la testa per aria,
sempre così....uomo !

Stavolta si arrangia,
non lo aiuto.
Voleva un consiglio per il regalo della fidanzata di turno,
che,
Miriam ne era certa,
non sarebbe durata più di una farfalla svolazzante,
bella ma svanita prima d'aver avuto il tempo
di capir come era fatta.

Affrettò il passo,
superò la merceria,
salutò la signora Snauzer,
quella vecchia impicciona che ogni volta che la incontrava le chiedeva insistente :
Ce l'hai il fidanzato ?
ed arrivò alla gelateria.

No che non ce l'ho il fidanzato,
pensò sbocconcellando il goloso cono alla panna e cioccolato che s'era appena comprata.

E chi ce l'ha il tempo
?
La vita va avanti troppo velocemente per fermarmi su queste smancerie,
ed io devo scoprire troppe cose....

Un alito di vento le arrivò sul viso,
armonico ed ancora acerbo,
ma già rivelante il volto
della donna che tra poco sarebbe diventata.

Aprì lo zainetto
e tirò fuori una scatolina
con il campione di un centrino a rintaglio e punto nodi
che la madre le stava facendo ricamare per la cresima,
ormai prossima,
a maggio.
Al centro del ricamo una M,
con due piccoli cuoricini sui lati,
quasi a ricordare che,
in fondo,
era ancora una tenera bambina.

Sussultò notandolo in lontananza,
e quando le passò vicino sfiorandole con delicatezza la mano,
quasi casualmente,
le gote le si illuminarono di porpora.

Ciao,
non dovevi essere al centro commerciale ?
domandò il giovane con aria scanzonata.

E tu che ne sai ?
bada ai fatti tuoi !
rispose lei dapprima indispettita,
e poi,
quasi pentita,
riprese
:
M'ha dato buca,
è sempre il solito,
a quest'ora sarà a giocare alla Wii come sempre,
e si sarà dimenticato.

Il tramonto cominciava a colorare il cielo,
e l'aria era piena di suoni vivaci
degli stormi di uccelli che si preparavano alla notte.

Nel parco,
al centro del laghetto,
un cigno solitario si ergeva maestoso,
fiero della sua giovinezza.

Come ipnotizzati
i due giovani lo ammiravano,
loro tre accomunati dall'età della forza e della trasformazione,
l'età in cui si potrebbe conquistare il mondo,
l'età che porta in nuce ciò che è stato,
e ciò che sarà,
e lo mostra orgogliosa al mondo.

Accidenti com'è tardi,
mormorò la ragazzina,
vado prima che mia madre mi tenga a casa per un mese.

Allora ciao....alla prossima...
le disse con un conturbante occhiolino l'audace giovanotto.
Sentì un tuffo al cuore.....
forse non era vero che non era ancora pronta.

Raccolse le sue cose e, via come il vento...

Non sentì il colpo che le arrivava alla nuca.
Nè,
i passi concitati dei passanti,
e le ambulanze che arrivavano a soccorrerla.

Percepì solo un'immensa leggerezza
mentre la sua anima si separava
dal suo corpo non ancora sbocciato
che aveva troppo presto lasciato questo mondo.
Lei,
il candore, la speranza, il riscatto e la realizzazione
di chi l'aveva amata.

Avrebbe potuto essere la figlia del fornaio,
del maresciallo o del pittore,
era la figlia di tutti,
e la musa di ognuno.

Da lontano,
nel laghetto ombreggiato,
il cigno tentava il volo,
mentre il vento portava sulla riva
un centrino con due cuori e un'iniziale......




Torta di KriKri CreazioniDolci



17 commenti:

  1. Risposte
    1. Appena ho visto questa torta, un esempio unico di dolcezza, raffinatezza e tenerezza, ho capito che mi faceva pensare ad una delicata fanciulla.
      Il resto è arrivato dopo, e come ti ho scritto pure di là, mi dispiace solo che sia una storia malinconica, mentre, probabilmente, la torta è stata creata per occasioni felici.

      Ma la vita è anche dolore, e pure questa è una sfumatura dell'arcobaleno.

      Grazie Kri, per la bellezza che ci regali con le tue opere d'arte, che vanno dritte al cuore, ogni volta emozionandoci.
      <3

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  2. Iacinta ... che bellissimo racconto! per poco non lo perdevo ... soave, leggero e poi un tuffo al cuore ...

    Paciughina

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    1. Ciao Anna, sì, leggero come la giovinezza, o almeno è quello che volevo ottenere
      :-)

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  3. bellissimo racconto,peccato che sia triste e malinconico

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    1. Hai ragione, è triste e malinconico, ed ho pensato più volte se seguire il mio cuore, che mi indicava queste parole e questa storia ispirandomi alla torta di Kri, o stabilire, razionalmente, un genere.
      Avrei potuto scrivere di una piccola principessa, di un bimbo tanto desiderato, di una nobildonna aristocratica ed elegante.

      Ed invece no, ho scelto la storia meno scontata, ho lasciato che le parole fluissero da sole, ho pensato a Yara, a Sara, ed alle giovani vite spezzate come le loro, ed ho cercato di immaginarle in un momento, ragazze come tante, eppure ognuna unica come poche.

      Perchè la vita è fatta di speranze, di prove, e talvolta anche di dolore.
      E fermarsi a riflettere su un fiore a cui è stata tolta la possibilità di sbocciare, a volte ci dà lo stimolo per uscire dal nostro torpore, e sfruttare le occasioni che il destino ci dà....
      :-)

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  4. I tuoi scritti si leggono in un sorso....come bere un bicchier d'acqua che deve dissetarci immediatamente.....e qualunque sia la fine delle tue storie,ci portano sempre a riflettere

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  5. leggo i suoi racconti e mi chiedo come possano coesistere nella stessa persona una arguzia e una allegria come quelle che esprime nei suoi post rivolti all'uomo delle stelle e una profonda malinconia o tristezza come quella che traspare da alcuni suoi scritti. Forse i racconti sono cosi coinvolgenti proprio per questa sorta di "confusione" di sentimenti che mettono a nudo il suo animo . Con simpatia maria ( legga il mio post al racconto del parto del 2012)

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    1. Buongiorno Maria, mi permetto di darci del tu, come vecchie amiche in un salotto.
      In realtà nessuna confusione, ma solo una poliedricità di sfumature .
      Come diceva un mio eccellente conterraneo, Pirandello, noi siamo Uno, nessuno e centomila.
      E questo blog si propone proprio come un tentativo di narrare le infinite emozioni che ogni giorno noi esseri umani possiamo provare.
      Questo tento di fare : cogliere i mille sentimenti che si provano nelle varie situazioni della vita, e condividerli con chi mi legge.
      Ed ogni volta che qualcuno mi dice che si è sentito coinvolto, mi sento felice. ^_^

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    1. Che mi pare strano, che una persona che non mi ha mai visto, mi descriva così bene e abbia capito così tanto di me.
      Ora mi hai messo la curiosità : chi sarai mai tra le mille facce sorridenti che commentano il Maggiore ?
      ^_^
      E' dura Maria, oh se lo è, e ci sono momenti che vorrei che tutto tacesse, e per un attimo ci fosse la quiete.
      Ma poi quell'istanza inspiegabile e magica, che ci spinge verso la sopravvivenza, mette in moto la mia fantasia...ed è attraverso essa che io vivo !
      Scrivere ti inebria come un buon vino, ti riconcila col mondo e ti mette in contatto con l'universo.
      E mi consente di lasciare tracce del mio cuore appassionato.
      Come progetto di vita non è malaccio :)
      Svelati su fb, sù ;-)
      Un abbraccio, Valeria

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  7. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  8. Ho cancellato come da tua richiesta i tuoi commenti, serbando però il primo in cui tu non parlavi di cose personali.
    Sono commossa, perchè dopo aver letto i miei scritti mi hai voluta rendere partecipe della tua vita.
    Io questi li chiamo "Incontri di anime".
    Infinitamente grazie per questo.
    E se vuoi cercarmi privatamente, sai dove trovarmi :)

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  9. Cara Valeria ti ringrazio per la cortesia e per le tue parole. Aspetto i tuoi prossimi scritti come fanno i bambini quando gli racconti una storia: ti guardano a bocca aperta e ti dicono : "Ancora " ! Maria

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  10. hai sfiorato con delicatezza una delle cicatrici che porto sul cuore.......

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    1. Una bella responsabilità ...
      Spero di non averti fatto troppo male con le emozioni espresse in questa storia.
      Un abbraccio di ❤ , chiunque tu sia ....

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