venerdì 4 aprile 2014

Danzando con la fantasia...

Foto di Valeria Ronsivalle

Chi ha un cane è doppiamente fortunato. Non solo, perchè ha una piccola creatura pelosa che lo ama incondizionatamente senza nulla volere in cambio.
Ma perchè può approfittare delle lunghe passeggiate, per cogliere sfumature ed ombreggiature di ciò che gli sta intorno. E, se ne ha voglia, può far volare la fantasia, inebriandosi della vita.

Lia tirò Etna col guinzaglio... mamma mia quanto tirava, quella cucciola pestifera arrivata a sconvolgerle la vita appena due anni prima !
Il sole completava il suo tramonto, mentre i vialetti di Cerenova cominciavano a profumar di gelsomino, avvento di nuova primavera.
In fondo al viale, due pini risalenti agli anni settanta si ergevano, stagliandosi imponenti contro il cielo, spesso illuminato dalle luci intermittenti degli aerei le cui rotte vi passavano attraverso.
Era ora di cena, e l'odor di zampironi accesi nei patii ricordava l'estate sempre più vicina, mentre il fumo aspro e inebriante di camini accesi, di contrasto affermava, inesorabile, che ancora il generale inverno non accennava a smontar le tende.
In quei giochi di luci ed ombre, era come se i particolari di ciò che aveva intorno le parlassero. E fosse stata catapultata in scenari fantastici : ora, le sembrava di sentire una melodia, e che gli alberi danzassero al suono di un valzer. Dopo, guardando attraverso le finestre illuminate, la ragazza s'immaginava le mille storie all'interno dei propri focolari.
Rallentò il passo e, nella stradina deserta, accennò una piroette e si scoprì a danzare, mentre la sua fantasia superava case e terrazze, e volava rapida verso l'orizzonte.
Fu distratta da un'improvvisa pausa della cana testarda che, incuriosita da una scena, aveva puntato le zampe a terra e non si spostava di un centimetro dal luogo in questione.
Guardò di fronte a sé : all'angolo del vicoletto si era fermata una macchina, dalla quale era sceso un ragazzo, che aveva suonato ad una porta. Etna sembrava intenzionata a non schiodarsi di là. Guardava verso la porta di quella casa, scodinzolava, e poi riguardava la padrona. Tant'è che pure la donna alla guida dell'auto, incuriosita, guardò dallo specchietto la cagnetta curiosa.
Si aprì la porta della casa e, finalmente, una signora anziana venne fuori, e accolta dai nipotini che le fecero spazio sul sedile posteriore, fece per entrare in macchina.
Poi guardò in faccia Lia, la riconobbe, le andò incontro e l'abbracciò. "Signora.... - mormorò Lia confusa, che non capiva - "So che tu conoscevi mio marito, e ci vedevi sempre insieme - disse veloce la donna, quasi a togliersi un pensiero - "Volevo dirti che è morto a gennaio, solo questo. Ma, non voglio parlarne." disse salendo veloce nella vettura, lasciando la ragazza addolorata, a dire : "Mi spiace, non lo sapevo, ma sappia che se ha bisogno...."Non ne voglio parlare- ripetè la donna a bassa voce quasi a schermarsi.

E mentre la macchina, finalmente, ripartiva, Lia si sovvenne della cara zia che era mancata da poco, e pensò a quant'è dura la vita, per coloro ai quali ha regalato un compagno per 50 anni, e all'improvviso perdono la ragione della loro vita

[ Ciao zio, che la vita ti sia lieve, ed il tempo sia balsamo per la tua anima in cerca dell'amore della tua vita ]

Chissà perchè, adesso, erano parole di una musica antica a venirle dinanzi al cuore. Forse perchè l'amore, quello universale, non ha tempo nè spazio.... e vola più leggero del vento.

"Partirono le rondini, dal mio paese freddo e senza sole.cercando primavere di viole, nidi d'amore e di felicità.
La mia piccola rondine partì senza lasciarmi un bacio, senza un addio partì. Non ti scordar di me, la vita mia è legata a te. Io t'amo sempre più, nel sogno mio rimani tu.Non ti scordar di me, la vita mia è legata a te. C'è sempre un nido nel mio cuor per te, Non ti scordar di me !"
"Non ti scordar di me", 1935, D. Furnò/E. De Curtis

Era ora di rientrare, ma Etna quella sera sembrava instancabile. All'orizzonte le nuvole tingevano il loro profilo d'oro e di granata, e assumendo forme bizzarre e tridimensionali, sembravano cuscini ovattati tra la terra e il cielo.
E di nuovo la fantasia prese il sopravvento, e Lia immaginò uno stuolo di tate fatate venir giù dalle nuvole d'oro, volando come Mary Poppins con le loro valigette piene di ogni rimedio, per bimbi senza appetito, e monelli allettati da malanni e influenze.
Poi, scorgendo una bimba di 13 anni, pronta ad uscire con le amiche, la musica cambiò. E tornando a casa, Lia immaginò mille debuttanti pronte a danzare affacciandosi alla vita.
Nel frattempo il sole era tramontato, ed una timida luna fece capolino tra le stelle.
Adesso il borgo si riempiva di pendolari che tornavano a casa dal lavoro.
Una coppia di cinquantenni, si teneva per mano, reggendo col guinzaglio un canuzzo di pochi mesi, che era tutta la loro vita.
Un signore settantenne passava in tenuta da corsa, e con piglio giovanile superava una giovane mamma che, stremata, tentava di calmare il figlio che faceva i capricci.
Il borgo si preparava per la notte, e le mille anime che lo popolavano creavano, ognuno con la propria storia, un puzzle composto da scenari diversi.
Chiuse gli occhi e immaginò quelle persone, una per una, accomunate dal bisogno di realizzare se stessi, o almeno una parte di essi.
Poi, pensando a sè, si rese conto che tutto ciò che le serviva, nella vita, era far volare la fantasia lontano, oltre l'orizzonte del cielo, per sentirsi parte del piano dell'universo.
Respirò a fondo l'aria frizzantina della sera, e accennando una piroette, come quand'era bambina, immaginò di volar danzando verso Terra di Laggiù.
Ma questa è un'altra storia.... ;)

"Una volta che avrete imparato a volare, camminerete su questa terra guardando il cielo.Perché è là che siete stati, ed è là che vorrete tornare."Leonardo Da Vinci.

2 commenti:

  1. Questo è uno fra i post più belli del tuo blog che riserva sempre letture leggere e lievi divertenti e come in questo caso soavi-

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    Risposte
    1. Wao ! Bellissime parole... spero di meritarle.
      Grazie di cuore Laura. Io seguo solo la mia fantasia di bambina mai cresciuta ^_^

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