sabato 24 agosto 2013

Quell'urlo di rabbia del cuore



La donnina minuta riprese a spazzare, quasi a far finta di nulla.
Un'alba tersa e limpida spuntava all'orizzonte, mentre la ragazza metteva in macchina le ultime cose.
Il cane, come se avesse capito tutto , non perdeva di vista un solo momento la vettura e quando la padrona le disse : Andiamo a casa ? saltò subito in macchina.
Un nuovo giorno nasceva in quelle ore, ma l'aria era lieve, come una carezza.
È tutto sbagliato, si disse la ragazza, mentre abbracciava la madre che tentava, pudica di sfuggire all'abbraccio.
Ci è negata la possibilità di vederli invecchiare, di condividere con loro la nostra quotidianità.
Chè una telefonata al giorno è troppo poco, ed il tempo passato con chi ami non è mai abbastanza .
È tutto sbagliato, pensò di nuovo guardando suo figlio salutare il nonno che in modo timido nascondeva la sua malinconia.
Al mio popolo di poeti, letterati e lavoratori, spesso bistrattati e giudicati senza conoscere la nostra storia e le nostre difficoltà.
A chi lascia la propria terra in cerca di una dignità lavorativa ... Ma in cambio rinuncia a una parte di se stesso.
Alle famiglie private dei figli, dei nipoti, della gioia della vita quotidiana, del conforto e della sicurezza di una persona fidata in un momento di difficoltà.
A chi ha il coraggio di andar via, ma non rinnega mai le proprie origini, anzi, le pone alla base del proprio futuro.
E a chi, orgogliosamente, cocciutamente e sensibilmente, non teme di urlare a gran voce ciò che prova.
Arrivederci Sicilia ... ❤

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