martedì 24 settembre 2013
A piedi nudi verso l'infinito...
Chissà a cosa pensava, quel giorno, l'uomo delle stelle, guardando l'infinito innanzi a sé.
E chissà se era consapevole, di aver cambiato quell'estate, la percezione che avevamo del mondo, prendendoci per mano e portandoci lassù nella Stazione Orbitante.
Forse avremmo voluto perderci anche noi, nel cielo trapuntato di stelle, dimenticare il reale un attimo, e lasciarci andare a sognare.
O forse ciò che vedeva egli, in realtà dall'oblò,
è che ogni giorno è buono per rinascere, perché la nostra vita parte da ciò che abbiamo già, chissà.
L'Astropoeta accarezzò l'orizzonte di nuvole, e come un pittore su una tela, dipinse con le parole le emozioni che provava.
Dipinse vulcani e isole, e fiumi lontani, e raccontò la bellezza di essere umani.
Ricordò i nostri limiti, ci descrisse la paura, con lo sguardo da piccolo principe ci mostrò la sua avventura.
Salutò vecchi amici in partenza, ci spiegó le leggi fisiche, umanizzando la scienza.
Poi guardando oltre la cupola, vide che stava sorvolando una sagoma familiare.
Sorridendo si commosse, volò via e riprese a lavorare...
Buona notte a tutti ^_^
Fotografia di Luca Parmitano, Credits : ESA/NASA
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