martedì 11 dicembre 2012

POLVERE DI STELLE


Oh,
ma chi voleva prendere in giro ?
pensò Lia mettendo giù la penna.

Sono un disastro,
si disse sconfortata,
riponendo i piatti puliti nell'anta della dispensa.

Decisamente la casa non era il suo forte,
il disordine regnava sovrano
e,
per quanti sforzi potesse fare,
la sensazione inesorabile
che uno tzunami si fosse abbattuto sulla sua cucina
non l'abbandonava mai.

Certo, la cucciola pestifera
e il figliolo sempre con la testa per aria non aiutavano,
ma.....

Finiscila di piangerti addosso !
le urlò una vocina dall'interno della sua coscienza.
Mò sta buona pure tu e lasciami in pace,
che oggi gira male pure per te !
mormorò scocciata alzando la mano in senso di protesta.

Oggi si sentiva così,
e punto.
Tra pochi giorni sarebbe entrata negli anta,
e non poteva fare a meno di fare un bilancio della sua vita.

Quand'era ragazza
 avrebbe voluto essere così
:

ed invece era così
:

.

Avrebbe voluto
un lavoro appassionante,
una famiglia numerosa,
ed una casa spaziosa.

Ed invece stava a casa a far la casalinga disperata,
in una casa minuscola e piccina picciò,
un figlio ormai autonomo,
in un borgo che non le apparteneva.

Basta,
rimboccati le maniche e vai avanti !
le disse la solita vocina.

Sono stanca,
non ho voglia,
mi pesa far tutto,
fu la risposta puntuale all'ennesimo rimbrotto della sua coscienza.

Aprì il cassetto della parete attrezzata
:
si sarebbe dovuta decidere prima o poi a dare un barlume di ordine
a quel gran guazzabuglio di carte e oggetti vari
che giacevano inerti aspettando sistemazione.

Toh !
ecco il portacolori di mio figlio !
......Erano tre settimane che lo cercavo !
E questo ?
il libretto dei canti del mio matrimonio.
Chissà come ci sarà finito qua ?

Fu così che,
per caso,
s'imbattè in questa fotografia
:

e la sua mente cominciò a vagare.

Era un giovedi della settimana prima di Natale,
e fuori un vento gelido e impetuoso
faceva presagire giornate di neve.

Dentro a una cucina colorata e accogliente,
figure femminili infreddolite ed eccitate
si scambiavano timidi saluti.

In un angolo la caffettiera gorgogliava senza sosta,
ed il profumo di caciotte sarde e di dolci antichi e sacri,
si fondeva con l'aroma di spezie e miele.

La padrona di casa,
con voce gentile e premurosa,
metteva a suo agio le ospiti
e preparava il tavolo per il lavoro,
mentre quelle,
indisciplinate,
ciacolavano a gran voce,
tirandosi dietro cartuzze
con una cerbottana improvvisata con una cannuccia.
A chi le avesse guardate a primo acchito,
sarebbero sembrate una scolaresca della materna,
e non mature (?) donne di età adulta.

Ma,
osservandole meglio,
c'era in loro la stessa trepida attesa,
lo stesso sguardo meravigliato ed euforico,
di un bimbo che si accosta alla novità ed al mistero.

Allora,
ascoltatemi !
le rimproverò la maestra con fare indulgente,
E' ora di lavorare,
o non completerete i vostri biscotti !

Io mi aggiravo tra i tavoli silenziosa,
osservatrice privilegiata,
ancora una volta,
del modo in cui la loro anima si sarebbe palesata,
e le loro emozioni sarebbero divenute arte.

Una giornata speciale per tutte noi,
un modo per mettere da parte la vita quotidiana,
con i suoi doveri, responsabilità e problemi,
mettendo noi stesse e l'essenza più vera che ci contraddistingue,
al centro di tutto.

Perchè quel giorno
avrebbe preso forma una grande passione
:
la decorazione con la ghiaccia.

"Vivi non con la testa,
non con il cuore,
ma con la pancia ",
con le viscere,
mi consigliò una volta una cara collega all'università.

E così io le vidi,
una ad una rilassarsi e mettere a nudo ciò che provavano,
ciò che speravano,
o prudentemente ciò che erano sicure di saper fare.

Dovete sapere che vi sono vari modi di intendere quest'arte
:
c'è chi la vede in modo tecnico,
come una serie di virtuosismi precisi ed elaborati.

C'è chi la vede
come un lavoro,
e quasi si lamenta della fatica, della noia e della ripetitività
dei decori che deve fare.

Ed infine
c'è chi lo vive come un privilegio,
come un'emozione infinita,
riuscire a dipingere e creare
usando come tela un biscotto,
o una torta.
E come colore,
non pastelli,
non pennarelli,
non tempere,
ma bianca, cremosa e soffice ghiaccia.

Ed è questo che io vidi quel giorno intorno a me
:
cirri, e nembuli, e nuvole di ghiaccia,
che,
 dai conetti di carta scendevano giù
per divenire alberi, e montagne innevate,
chiesette sperdute tra i monti,
e minuscoli uccellini,
stelline, campane festose ,
e tanta, tanta neve.

Avrei voluto avere l'albero innevato
nel mio giardino


e mi parve quasi di sentire
il cinguettìo dell'uccellino che,
in cima all'abete,
cantava la sua gioia facendo risuonare il suono nella valle.


Lontano,
in una capanna,
Giuseppe e Maria cullavano il Bambinello,
mentre la stella cometa
annunziava al mondo un messaggio di speranza.


Mi guardai attorno
:
ora le allieve tacevano concentrate,
ed un silenzio strano e surreale pervadeva la stanza.

Ne approfittai per avvicinarmi ad una vetrinetta che,
da subito,
aveva attratto la mia attenzione.

Al suo interno
una dummy che da tempo mi aveva colpito.
Ora avevo la possibilità di ammirarla da vicino,
e così, presi la macchinetta e la fotografai ammirata.




Minuscole roselline
spiccavano da una parete di candida ghiaccia,
alla cui sommità
riccioli,
e onde,
e trame sottili di fili ordinati,
tessevano pizzi raffinati,
al cui centro troneggiavano
deliziose e delicate roselline appena colorate.






Rapita da tanta grazia mi riscossi
:
discreta come sempre
la Krikrira
girava tra i tavoli incoraggiando le timorose artiste in erba.

Quasi come una sorta di maieutica,
le aiutava a tirar fuori la grinta ed il coraggio di tentare,
mettendosi alla prova per scoprire
cosa sapevano fare.

Era la seconda volta che l'incontravo,
e di nuovo mi stupii come fosse così lampante e chiaro,
quando le si parlava,
che lei,
più di ogni altra cosa,
è prima di tutto un'Artista.

Perchè lei non spiega la tecnica della decorazione con la ghiaccia,
lei la vive.

Lo si nota
quando ti mostra la giusta consistenza
prima di metterla nei conetti,
perchè, esibendo il picco inclinato,
le brillano gli occhi.

Quando si mette,
non come protagonista,
ma come silenzioso strumento,
a creare piccoli, minuziosi e stabilianti disegni,
e l'amore, la pazienza e la passione che ha in quel momento,
le si leggono in faccia.

O quando ti trasmette la voglia di esprimerti,
decorando un biscotto con un paesaggio,
non importa del risultato,
migliorerai,
ciò che conta è che hai creato una cosa unica,
in cui hai messo te stesso.

E' umile la Kri,
e si schermisce,
e non ama essere imbrodata,
nè ripresa con fotografie,
ma si inorgoglisce come un pesce palla,
ogni volta che una sua allieva raggiunge un risultato,
perchè l'importante non è diventare famosi,
ma, attraverso l'arte,
migliorare se stessi.

Ora che s'avvicinava la fine dell'incontro
le partecipanti si rilassavano un pò 
( troppo ),
qualcuna metteva via l'attrezzatura,
ci si scambiavano i numeri con le compagne di avventura,
mentre,
qualche incontentabile,
temerariaramente chiedeva ancora di poter andare a caccavelle prima di andare a casa.

Silenziosa,
Daniela vinceva la sua mancanza di fiducia ,
e faceva risuonare,
con il suo cuoricino di ghiaccia,
dolci melodie natalizie.


mentre fuori, il vento gelido,
faceva presagire la neve.


Lia sistemò le foto,
e guardò l'ultima con affetto
:
Ecco,
come al solito era venuta malissimo,
ma perchè aveva lasciato il burqa a casa ?
si domandò .
La solita sbadata !

Si sdraiò sul divano per riposare un pò,
fuori,
la pioggia incessante non smetteva di battere,
dentro,
una calda coperta ed una cucciola pelosa e affettuosa ai piedi,
la coccolavano e la facevano sentire al sicuro.

E così lo sognò
:
tra le colline imbiancate di neve,
un elfo mezzo matto,
si lanciava a gran velocità con uno slittino,
 da un capo all'altro delle piccole vette,
reggendo tra le mani un piccolo barattolo
pieno di luci che brillavano ad intermittenza.

E mò questo chi è ?
mormorò guardandolo stupita.

Non mi riconosci ?
le chiese vedendola.

Certo, sei l'ottavo nano,
CORCALO,
rispose la ragazza scocciata.

Ma che spiritosa,
allora,
sei pronta ?

Pronta a far che ?
Senti, Coso,
non mi scocciare,
stamattina ho già litigato
col fornaio, col postino,
col bidello e con la vicina di casa impicciona,
io nemmeno ti conosco,
lasciami in pace che ho già i miei problemi.
  
Oh,
vi si deve sempre spiegar tutto a voi esseri umani,
com'è possibile ?

si spazientì l'elfo,
che aveva premura di tornare a giocare.
Non capisco....
mormorò la giovane donna che a quel punto cominciava a non capirci più nulla.


Avvicinati !
ordinò l'elfo.

Un tempo,
fate, elfi, umani e tutti gli esseri viventi,
vivevano in un unico grande regno.
Ma la crudeltà degli uomini,
e l'egoismo e l'avidità
furono punite,
e l'uomo perse la sua essenza di luce.

Ma ogni tanto capita,
che tracce arcaiche e primitive
di quell'essenza sacra,
emergano dalla nostra vita quotidiana.

Ogni volta che proviamo a metterci in contatto con noi stessi,
esprimendo ciò che proviamo,
permettendo al nostro spirito di sognare,
unendoci al respiro del nostro pianeta,
ecco,
allora per un attimo ritorniamo dèi.

Ed ora fai un profondo respiro,
e pensa ad una cosa che ti appassiona,
che ti fa stare bene.

Lia chiuse gli occhi,
respirò a fondo,
pensò
a una tenera cucciola combinaguai
,
pensò a una rennina su una bavetta 


pensò ad una fiaba
che parlava di speranza,
pensò alla gioia di creare per dire a qualcuno
:
Sei importante per me,
ti voglio bene,
o,
semplicemente,

E ....PUF !
Ad un tratto,
dopo
un soffio dell'elfo,
 una nuvola di profumata,
dolce,
quasi impercettibile
polvere di luce,
le si poggiò sul volto,
e la pervase tutta.


Non era mai stata così bene,
si sentiva piena di energie,
avrebbe voluto fare mille cose,
e assaporare finalmente la vita.
Ma prima....

Fu pensando queste cose che si svegliò.
.....ma prima bisognava cominciare da se stessa,
troppo spesso si era trascurata,
scoraggiata dai problemi quotidiani della vita.

Fuori,
l'odore dei camini pervadeva le strade,
mentre le viuzze del borgo si animavano di bambini festanti,
desiderosi di addobbare il grande albero di Natale.

Dentro,
una giovane donna assaporava un the profumato,
prendendo appunti sulle prossime creazioni,
animata da nuova speranza.

In un angolo,
accanto al camino,
un barattolo luceva ancora di uno strano sfarfallìo,
mentre,
non visto,
uno strano elfo
sorrideva soddisfatto.
Poi,
con un balzo,
saltò dentro a un biscotto decorato,
 si arrampicò su una cima di glassa
e........
oh oh oh !
Buon Natale .....
urlò scivolando con la slitta tra gli abeti.

E
BUON NATALE
ANCHE A TUTTI VOI !

21 commenti:

  1. complimenti e' supermeravigliosa

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  2. C'è l'artista della ghiaccia...e c'è l'artista che con le parole crea meravigliosi pensieri che danzano su una candida pagina....sono davvero felice di averti conosciuta! Smack!
    Silvia

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    1. Il piacere è stato tutto mio, dolcissima e precisissima Silvia <3.
      Quella natività che hai dipinto sul biscottino è deliziosa !

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    2. ..io non sono precisa...e poi...ero in quella stanza per le pazzerelle che erano attorno a quel tavolo, per la Maestra.....più che per la ghiaccia.....ah ah..ma non dirlo a Kriii!!!! :-P
      Silvia

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  3. Io, io non so nemmeno cosa dire. Le parole, a volte mi mancano davvero! Sono commossa! Grazie per la tua stima, per la tua amicizia così speciale! :)

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    1. TU....NON DEVI DIRE....DEVI CREARE CON LA GHIACCIA !!!!!
      Grazie ancora di avermi invitata a quella giornata così speciale....
      ti auguro tutto il bene del mondo,
      vorrei che tutti sapessero com'è bella e rasserenante la tua arte,
      mi fa commuovere a volte, perchè i lavori che realizzi sono raffinati, precisi, eleganti, teneri, originali.
      Vederti all'opera è stato un privilegio....
      Onorata di essere tua amica !
      <3 <3 <3

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  4. FANTASTICAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!! <3

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    1. Ehmm...io ti devo tener d'occhio a te, mi sa....
      pazzerella come sei ^_^

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  5. Racconto meraviglioso che racchiude due mondi incantati e fa sognare e sperare....w le passioni, ci portano lontano!!! Auguri <3

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    1. Ciao Tina ♥
      Un mondo di serenità alla tua splendida famiglia !

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  6. sei bravissima a farci sognare!!!!<3

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    1. Se non ci foste voi a leggere le mie folli storie, il mio scrivere non avrebbe senso ;-)
      Un bacio !

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  7. Valeria cara, leggendoti mi sorrideva il cuore e pensavo che ci accomuna anche la stima e l'affetto per Krikrira...
    Che dirti? Grazie, per tutto...

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    1. Teresa cara, non basterebbero mille parole per dirti ciò che penso di te,
      perciò mi limiterò a mandarti un abbraccio grande grande e forte forte....

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  8. ....che krikrira è un'artista è fuori ogni dubbio....anche io mi commuovo di fronte tanta bellezza....di fronte all'arte.....mi commuovo leggendo la TUA arte.Forse in effetti dovresti prenderti più in considerazione......scrivi come non poche....non uno scritto accademico,ma emozioni pure,acqua che disseta in questo mondo ormai arido.Forse faresti bene a mostrare più ampiamente la tua arte....abbracci....e spero di essere stata chiara....è il mio peggior difetto quello di non riuscire a farmi capire...

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    1. Hai usato parole che mi hanno toccato l'anima.
      Sono orgogliosa di ciò che sono, del modo in cui, al di fuori del mio controllo, le parole escono dal mio cuore e si materializzano su una tastiera.
      Ed ogni volta quasi mi meraviglio che possa essere stata io a scrivere quei brani.
      Ma autopromuovermi proprio non è il mio forte....mostrare più ampiamente la mia arte ? e come si fa ? è già tanto per me avere aperto un blog, non riuscirei, come fanno tanti, a farmi pubblicità,
      forse ingenuamente credo che debbano essere i miei scritti a parlare per me, ma mi rendo conto che così la loro visibilità sarà limitata.
      Pazienza ^_^

      Grazie di esserci.

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  9. sei riuscita a farmi vivere un momento incantato ..grazie di <3

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    1. Sei sempre tanto cara Wally, grazie di cuore per la tua disponibilità costante a seguire la scia della mia fantasia....
      :)

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